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IPSOA Quotidiano - Impresa

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  • La legge di bilancio 2025 estende agli amministratori di imprese costituite in forma societaria, l’obbligo di comunicare il proprio domicilio digitale al Registro delle imprese. La nuova disposizione ha subito creato dubbi interpretativi, oltre che diverse critiche per l’ennesimo adempimento a carico delle società. Quali?
  • La condotta dell’impresa è sostenibile quando è rivolta a costruire rapporti con i fornitori basati su politiche di pagamento coerenti rispetto alle loro esigenze di liquidità ma anche quanto implementa procedure di prevenzione contro la corruzione attiva e passiva. L’ESRS G1 specifica quali informazioni la relazione sulla gestione deve presentare in tema di condotta sostenibile al fine di offrire un quadro completo della cultura d’impresa.
  • Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy informa che imprese, scuole, università, enti locali e associazioni hanno tempo fino al 21 febbraio 2025 per candidare eventi e iniziative alla prossima edizione della Giornata Nazionale del Made in Italy (GNMI), che si celebrerà il 15 aprile 2025. Il tema scelto per l’edizione 2025 è “Made in Italy tra identità e innovazione”, con un focus particolare su innovazione e nuove tecnologie. Gli eventi selezionati potranno fregiarsi del logo ufficiale della Giornata Nazionale del Made in Italy per tutte le attività di comunicazione connesse.
  • La Corte Costituzionale, con la sentenza numero 10 del 7 febbraio 2025, ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum per l’abrogazione della legge numero 86 del 2024, contenente disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle regioni ordinarie ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione. Per la Corte il quesito è privo di chiarezza quanto all’oggetto e alla sua finalità. Questo porta con sé un’insuperabile incertezza sulla stessa finalità obiettiva del referendum. Con il rischio che esso si risolva in altro: nel far esercitare un’opzione popolare non già su una legge ordinaria modificata da una sentenza della Corte Costituzionale, ma a favore o contro il regionalismo differenziato.
  • L’Avvocato Generale della Corte di Giustizia UE, nelle sue conclusioni del 6 febbraio 2025 alla causa C-492/23, ritiene che un prestatore di servizi della società dell’informazione la cui attività consiste nella memorizzazione-hosting su un sito Internet di annunci gratuiti o a pagamento su richiesta degli utenti agisce in qualità di responsabile del trattamento per quanto attiene ai dati personali contenuti negli annunci «postati» sul suo mercato online. In tale contesto, esso non deve verificare il contenuto degli annunci «postati» o applicare misure di salvaguardia tali da impedire o limitare la riproduzione e la ridistribuzione del contenuto degli annunci pubblicati per il suo tramite. Esso deve, tuttavia, mettere in atto misure organizzative e tecniche adeguate per garantire la sicurezza del trattamento nei confronti dei terzi. Per contro, il prestatore in parola agisce in qualità di titolare del trattamento per quanto attiene ai dati personali degli utenti inserzionisti registrati sul suo sito Internet. In tale contesto, esso deve verificare l’identità di detti utenti inserzionisti.