IPSOA Quotidiano - Lavoro
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Datori di lavoro agricolo: obblighi dichiarativi e contributivi a ENPAIA entro il 25 settembre
Il 25 settembre 2024 è la scadenza mensile in cui l'Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura - ENPAIA riceve dagli iscritti, imprenditori, società, consorzi ed enti che esercitano attività agricola, la dichiarazione delle retribuzioni on line ed il versamento dei contributi di competenza del mese precedente, in questo caso di agosto. Questi obblighi sono legati all’esercizio dell’attività agricola ed in relazione agli impiegati, quadri e dirigenti agricoli. Quali sono le aliquote contributive con cui calcolare la contribuzione? Come si effettuano i versamenti? -
Stock option e piano di azionariato diffuso: quali regole per l’imponibilità fiscale e contributiva?
Le stock option e il piano di azionariato diffuso sono strumenti incentivanti che vengono concessi a manager o ai membri del consiglio di amministrazione di un’azienda oppure ai dipendenti. Presentano, tuttavia, delle differenze nella struttura, funzionamento ed in merito alle regole relative all’imponibilità fiscale e contributiva. Quali sono? L’analisi della normativa e dei documenti di prassi in materia può essere di aiuto. -
Giornalisti autonomi: dichiarazione reddituale entro il 30 settembre
Scade il 30 settembre 2024 il termine per trasmettere all’INPGI la comunicazione obbligatoria dei redditi percepiti per attività giornalistica autonoma nel corso del 2023. L’INPGI, nella circolare n. 6 del 2024, ha ricordato che sono tenuti alla comunicazione tutti i giornalisti iscritti che nel predetto anno abbiano svolto attività autonoma giornalistica: -
Calcolo della pensione: qual è il metodo di più vantaggioso?
Il ricalcolo interamente contributivo della pensione è spesso penalizzante rispetto al sistema misto, ma può risultare vantaggioso in situazioni specifiche, come contributi datati, vuoti contributivi o calo dei redditi a fine carriera. Inoltre, può offrire un anticipo nell’uscita dal lavoro e una gestione più flessibile delle opzioni di quiescenza a disposizione. L’analisi di alcuni casi particolari può fare chiarezza su quale metodo di calcolo della pensione è più vantaggioso e perché. -
Licenziamento del dipendente: con l’omessa contestazione dell’addebito c’è diritto alla reintegra?
Con riferimento al licenziamento di un lavoratore e a un eventuale diritto alla reintegra, il passaggio da un meccanismo sanzionatorio uniforme ad altro “graduato”, in ragione della gravità del vizio del licenziamento, ha favorito interpretazioni volte, a seconda dei casi, a estendere o restringere il campo di applicazione oggettivo della tutela reale. Così, anche per la disciplina dei vizi formali e procedurali del licenziamento, parzialmente ricondotta dalla giurisprudenza alla tutela reale in ipotesi particolarmente gravi, quali la radicale omissione della procedura preventiva di contestazione dell’addebito. La soluzione del caso concreto, evidentemente, induce a distinguere, ma, talvolta, ciò pregiudica la coerenza del sistema, per la quale sarebbe opportuno un intervento normativo chiarificatore. Qual è ad oggi la corretta procedura da seguire?